Fideiussione per motivi familiari
Visto d’ingresso per motivi familiari (ex ricongiungimento familiare)
Il Nullaosta al Ricongiungimento Familiare è un'autorizzazione essenziale per i cittadini stranieri non appartenenti all'UE per ottenere il Visto di Ingresso per Motivi Familiari e successivamente richiedere un Permesso di Soggiorno. La richiesta va effettuata presso lo Sportello Unico per l'Immigrazione della Prefettura territorialmente competente attraverso una specifica procedura online. La domanda di Nullaosta al Ricongiungimento Familiare può essere presentata in qualsiasi periodo dell'anno.
Il Ricongiungimento Familiare consiste nell'ingresso e nella permanenza legale in Italia di cittadini stranieri non appartenenti all'UE che desiderano riunirsi con un proprio familiare, anch'esso cittadino straniero non appartenente all'UE, già residente in Italia e in possesso di un titolo di soggiorno (Permesso di Soggiorno o Permesso di Soggiorno CE per Soggiornanti di Lungo Periodo).
Per richiedere il Nullaosta al Ricongiungimento Familiare, è necessario rivolgersi alla Prefettura competente (riferimento: Sportello Unico per l'Immigrazione) e compilare gli specifici moduli telematici.
Sito web di riferimento: http://www.esteri.it/visti/index.asp.
Tel. +39 055 010.82.99 – cell. +39 342.89.44.948
Scrivi una email a : federico@polizzaperstranieri.com
Contattarci anche tramite WhatsApp: 342 89.44.948 manda un messaggio ti risponderemo entro 5 minuti.
I Requisiti
Come fare
La procedura
Il Visto di ingresso
Requisiti:
Il cittadino straniero non appartenente all'UE che desidera richiedere il Nullaosta al Ricongiungimento Familiare deve soddisfare determinate condizioni, tra cui:
Essere in possesso di un Permesso di Soggiorno CE per Soggiornanti di Lungo Periodo, oppure di un Permesso di Soggiorno valido per almeno un anno, rilasciato per vari motivi (lavoro subordinato, lavoro autonomo, asilo politico, protezione sussidiaria, studio, motivi religiosi, motivi familiari), o avere un permesso di soggiorno per ricerca scientifica indipendentemente dalla durata;
Disporre di un reddito annuale minimo, percepito o previsto, da fonti legali, non inferiore agli importi stabilità in base all'Assegno Sociale;
Avere un alloggio conforme ai requisiti igienico-sanitari, con certificazione di idoneità alloggiativa o abitativa.
Inoltre, non devono esserci motivi che impediscono l'ingresso del familiare da ricongiungere, derivanti dal Codice Civile, Codice Penale italiano o da segnalazioni nella banca dati Schengen.
I familiari per i quali è possibile richiedere il ricongiungimento includono:
Il coniuge maggiorenne e non legalmente separato, che non sia sposato con un altro coniuge regolarmente residente in Italia;
I figli minori, anche del coniuge o nati fuori dal matrimonio, non sposati e con il consenso dell'altro genitore, se presente. I minori adottati, affidati o tutelati sono equipaggiati ai figli;
I figli maggiorenni a carico, che non possono provvedere alle proprie esigenze di vita a causa di una situazione di salute che comporta invalidità totale;
I genitori a carico, senza altri figli nel paese d'origine o di provenienza, e non sposati con un altro coniuge regolarmente residente in Italia;
I genitori di età superiore ai 65 anni, se gli altri figli nel paese d'origine o di provenienza sono impossibilitati a sostenerli a causa di gravi problemi di salute documentati, e non sposati con un'altra coniuge regolarmente residente in Italia;
Il genitore naturale di un figlio minore regolarmente residente in Italia, che dimostra la disponibilità di un alloggio e di un reddito, tenendo conto anche dei requisiti dell'altro genitore regolarmente residente in Italia;
Il genitore di un figlio minore non accompagnato che si trova in Italia.
Come fare:
Per richiedere il permesso di ricongiungimento familiare, il cittadino straniero non comunitario deve seguire alcuni passaggi. Innanzitutto, deve registrarsi sul sito web del Ministero dell'Interno attraverso il sistema di identificazione digitale SPID. Successivamente, deve compilare un modulo di domanda in formato elettronico.
Per la presentazione della domanda, ci sono diverse opzioni per ottenere assistenza: gli uffici comunali accreditati, le associazioni nazionali dei datori di lavoro, le organizzazioni sindacali e le associazioni autorizzate ad accedere al sistema.
Una volta che la Prefettura (Sportello Unico per l'Immigrazione) riceve la domanda, il richiedente viene convocato per presentare la documentazione necessaria tramite appuntamento. La Prefettura verifica poi la documentazione ei requisiti necessari. Entro 90 giorni dalla ricezione della domanda, rilascia il Nullaosta (che autorizza il ricongiungimento familiare) o il provvedimento di rifiuto.
Va notato che il Nullaosta al Ricongiungimento Familiare ha una validità di sei mesi, pertanto il visto d'ingresso deve essere richiesto entro tale termine.
La procedura:
La procedura per richiedere un visto per il ricongiungimento familiare è suddivisa in due fasi distinte. Innanzitutto, la Prefettura (Sportello Unico per l'Immigrazione) competente per il territorio verifica i requisiti necessari per il cittadino straniero non comunitario, come ad esempio la presenza regolare sul territorio italiano, l'attività lavorativa, il reddito e la disponibilità di alloggio. Se questi requisiti sono soddisfatti, viene rilasciato il Nullaosta per l'ingresso in Italia.
Successivamente, l'Ambasciata o il Consolato italiano nel paese di origine o residenza del familiare da ricongiungere verifica il requisito del legame di parentela e rilascia il visto di ingresso. Una volta ottenuto il Nullaosta, il familiare per il quale è stata presentata la domanda può richiedere il visto d'ingresso all'Ambasciata o Consolato italiano, presentando la documentazione relativa al rapporto di parentela come il certificato di nascita o di matrimonio, tradotto e legalizzato .
Se la documentazione relativa al rapporto di parentela è stata prodotta all'estero, è necessario tradurla in italiano o in una lingua plurilingue e sottoporla a legalizzazione presso l'Ambasciata o il Consolato italiano. Se il Paese di provenienza aderisce alla Convenzione dell'Aja, la documentazione può essere apostillata invece che legalizzata.
Il Visto per Motivi Familiari ex (Ricongiungimento Familiare):
Il visto di ingresso per motivi familiari è un'autorizzazione che permette ai cittadini stranieri di entrare in Italia per visitare i loro familiari residenti nel Paese, sia per un breve periodo che per un periodo più lungo. Per ottenere questo visto, il cittadino straniero deve prima richiedere e ottenere il Nullaosta (l'autorizzazione) al Ricongiungimento Familiare presso la Prefettura italiana competente per territorio. Una volta ottenuto il Nullaosta, il cittadino straniero deve presentare la domanda di visto d'ingresso all'Ambasciata o Consolato italiano nel paese di origine o residenza. La documentazione richiesta per la richiesta di visto comprende il formulario per la domanda di visto, una fotografia recente in formato tessera,
Se la documentazione è stata prodotta all'estero, deve essere tradotta in italiano o in una lingua plurilingue e legalizzata presso l'Ambasciata o il Consolato italiano o postillata se il Paese di provenienza aderisce alla Convenzione dell'Aja. L'Ambasciata o il Consolato valuta la domanda e rilascia il visto d'ingresso, che ha validità di un anno. Se viene rilasciato "ad ingresso multiplo", il cittadino straniero può entrare e uscire dal territorio italiano e visitare un paese europeo dello Spazio Schengen per un massimo di 90 giorni durante il periodo di validità del visto. Il visto di ingresso consente al cittadino straniero di entrare regolarmente in Italia e richiedere il relativo permesso di soggiorno.
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