Fideiussione per stranieri che aprono partite Iva in Italia
Sei uno straniero e vuoi aprire un'attività in Italia?
Una fideiussione per gli stranieri extra Ue che aprono la partita Iva in Italia, che cos'è ?
La fideiussione per stranieri che aprono partita IVA in Italia è una garanzia richiesta dalle autorità italiane per assicurare che le tasse e le imposte dovute dal titolare della partita IVA siano regolarmente pagate. In pratica, una terza persona, come una banca o un'assicurazione, si impegna a pagare le tasse e le imposte al posto del titolare della partita IVA, se quest'ultimo non è in grado di farlo. Questa garanzia viene richiesta solo per i cittadini di Paesi extra-UE che aprono una partita IVA in Italia. Le condizioni ei requisiti per ottenere la fideiussione possono variare da banca a banca o da assicurazione a assicurazione.
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Come verrà applicata:
A partire dalla Legge di Bilancio 2023, tutti gli stranieri che intendono aprire una partita IVA in Italia presenteranno una fideiussione come garanzia contro l'evasione fiscale. Questa nuova misura introdotta dal governo Meloni ha l'obiettivo di limitare le aperture di partite IVA intestate a soggetti esteri con successiva chiusura, evitando così il mancato pagamento delle tasse.
La fideiussione richiesta varia tra i 10.000 ei 20.000 euro in denaro, e rappresenta un impegno finanziario a garantire il pagamento delle tasse e delle imposte dovute. La nuova misura fa parte di un pacchetto di iniziative volte a combattere l'evasione fiscale, che comprende anche misure per le partite IVA, i lavoratori e le famiglie.
Questa fideiussione obbligatoria per gli stranieri che aprono una partita IVA in Italia è stata scoperta per evitare situazioni di evasione fiscale, che spesso si verificano quando i titolari di partita IVA esteri aprono e chiudono le loro attività in Italia senza pagare le tasse dovute. La misura sarà contenuta nella Legge di Bilancio 2023 e rappresenta un importante passo avanti nella lotta all'evasione fiscale nel nostro Paese.
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Cosa cambia per uno straniero extra UE che vuole aprire un'attività commerciale?
La richiesta di garanzia, tuttavia, non opererebbe in automatico ma solo ove l’istruttoria non dovesse dare esito positivo in merito alla potenziale solvibilità di pagare le imposte dei soggetti richiedenti.
La garanzia permetterebbe di frenare il fenomeno delle c.d. teste di legno, vale a dire di quei soggetti (molto spesso stranieri) che – con il solo intento di frodare il fisco o pagare meno imposte – aprono o ri-aprono fittiziamente attività in Italia, per conto di altri, pur risultando nullatenenti o non rintracciabili.
Attraverso questa previsione si intensifica quindi il controllo sui soggetti considerati a rischio evasione.
Il meccanismo funzionerebbe in questo modo: al cittadino di uno Stato estero extra Ue che inoltra richiesta per l'attribuzione di una nuova partita Iva, dopo averne già chiusa una ed essere stato segnalato dal Fisco, verrà richiesto di depositare apposita garanzia fideiussoria (bancaria o assicurativa) per un importo pari a 20mila euro.
Solo al momento di cessazione dell’attività, e a seguito della verifica di tutti i versamenti fiscali e contributivi, la fideiussione viene restituita.
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